Chi avrebbe mai pensato che i nostri antenati delle caverne suonassero strumenti musicali già 50.000 anni fa? In un affascinante video, gli spettatori possono ascoltare un antico strumento suonato da un musicista professionista, risvegliando un legame inaspettato con il nostro passato.
Durante uno scavo nella grotta di Divje Babe, in Slovenia, gli archeologi hanno rinvenuto diversi utensili neanderthaliani, inclusi i frammenti di un osso rotto. Solo in seguito si è scoperto che questo pezzo di femore di orso delle caverne era in realtà un flauto.
Con fori strategicamente praticati usando strumenti di pietra, l’osso era stato trasformato in uno degli strumenti musicali più antichi mai scoperti. Sebbene il flauto fosse in parte danneggiato, la sua struttura ha acceso l’immaginazione degli scienziati.
Il Museo nazionale sloveno ha deciso di ricreare il flauto utilizzando una replica in argilla. Una volta riparati i pezzi mancanti, è stato possibile testare lo strumento. Il risultato? Un suono sorprendentemente armonioso, considerata la sua primitività.
Nel video, il musicista Ljuben Dimkaroski esegue melodie popolari slovene con la replica del flauto, evocando suoni di una bellezza senza tempo.
È incredibile pensare che un semplice osso, risalente a 50.000 anni fa, possa produrre note tanto melodiose.
Le immagini suggestive della grotta e dei suoi dintorni, unite ai suoni rilassanti del flauto, trasportano gli spettatori in un viaggio nella preistoria. Uno spettatore ha commentato: “È inquietante ascoltare uno strumento vecchio di migliaia di anni”. Forse i neanderthaliani erano molto più artistici e creativi di quanto siamo portati a credere oggi.
Questo video ci offre non solo un’opportunità unica di ascoltare il passato, ma ci invita anche a riflettere sul profondo legame che l’umanità ha sempre avuto con la musica.