Il piccolo villaggio francese di Charny-sur-Maas è immerso in un paesaggio pastorale, e qui non succede nulla da molto tempo. Il villaggio è tranquillo e silenzioso. Lionel Lepezel, un abitante del luogo, sa che in passato ci sono state battaglie sanguinose e che il villaggio è stato addirittura cancellato dalla faccia della terra durante la Prima Guerra Mondiale.
Ma questo è un ricordo del passato, oggi non c’è più traccia di quei tempi. Lemurov.net si è chiesto come una scoperta gli abbia fatto cambiare idea.
Una mattina, Lionel andò a cercare funghi. Stava scavando nel terreno quando improvvisamente vide un luccichio. Era un anello, apparentemente d’oro, visto che non si era affatto appannato. Sembrava una fede nuziale e all’esterno c’era una scritta in francese: “Matha e Léonce, 18/7/14”. Si trattava di quindici giorni prima della leggendaria battaglia di Verdun.
Che fare, dunque? Vendere o tenere l’anello era fuori discussione. Ma non era nemmeno una buona idea consegnarlo al museo: perché dovrebbe essere lì, visto che non è un cimelio storico?
È solo un simbolo commemorativo del soldato Léonce, un tempo disperso nelle sanguinose battaglie di quella grande guerra. E probabilmente un oggetto importante per la sua famiglia?
Lionel decise di chiedere aiuto al suo amico Cédric. Quest’ultimo lavorava come insegnante di storia nelle scuole ed era un appassionato dell’epoca della Prima Guerra Mondiale.
Restituire l’anello di un soldato caduto è una nobile causa, e l’entusiasmo di questi due è bastato per dieci anni di ricerche! Esplorarono tutti gli archivi e i documenti disponibili alla ricerca di un soldato Léonce che corrispondesse ai loro criteri. Invano: troppe poche informazioni e molte false piste.
E poi, proprio quando stavano per arrendersi, accadde un piccolo miracolo. Le autorità rilasciarono gli elenchi militari ufficiali dei soldati che combatterono a Verdun. Tra gli appunti chiari e dettagliati dell’impiegato militare, c’era una riga su Léonce, che avrebbe potuto essere sposato con Marthe nel luglio 1914.
Trovarono Alain Burelli, discendente di un certo Léonce Burelli. Nel 1914, quasi subito dopo il matrimonio, il giovane andò al fronte per combattere nella Grande Guerra. Venne a sapere di essere diventato padre, ma non vide mai suo figlio e non tornò mai dalla moglie, poiché morì due anni dopo.
Per la sua famiglia, rimase un eroe sconosciuto, un personaggio leggendario di cui si sapeva poco. E il nipote Alain fu commosso dal fatto di aver ricevuto, un secolo dopo, la prova più importante della formazione della loro famiglia: la fede nuziale di Léonce.