So che probabilmente non molti leggeranno questo messaggio. Ma sento il dovere di condividerlo.
Forse un post con foto di cani o gatti attirerebbe più attenzione.
È comprensibile: gli animali domestici ci regalano sorrisi, leggerezza, affetto quotidiano.
Quelle immagini fanno il giro del web in pochi minuti.
Ma questo post non è pensato per divertire.
Non è fatto per essere “di tendenza”.
Parla di qualcosa di infinitamente più urgente: la morte silenziosa e di massa delle api.
Le api stanno scomparendo.
E non è solo la loro vita ad essere in pericolo, ma anche la nostra.
Albert Einstein una volta disse:“Se le api si estinguessero, all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita.”
Non è una metafora. È un dato supportato dalla scienza.
Oltre il 70% delle colture agricole mondiali dipende dall’impollinazione delle api.
In parole povere, 7 alimenti su 10 che portiamo in tavola esistono grazie al loro lavoro silenzioso.
Eppure, stanno sparendo.
Le popolazioni di api sono crollate di oltre il 90% a livello globale.
Perché?
Disboscamenti selvaggi
Perdita degli habitat naturali
Uso di pesticidi tossici
Calo degli apicoltori e del sostegno alle colonie
Le soluzioni esistono. Ma dobbiamo agire. Ora.
Vietare i pesticidi nocivi, non solo limitarli
Sostenere l’agricoltura biologica e rigenerativa
Incentivare la ricerca e il monitoraggio delle api
Adottare un alveare, supportare apicoltori locali
Salvare le api non è una scelta etica. È una necessità vitale.
Se scompaiono loro, il nostro tempo su questo pianeta sarà contato.
Questo post probabilmente non diventerà virale.
Molti lo scorreranno senza leggerlo.
Ma se tu che sei arrivato fin qui hai sentito qualcosa, condividilo.
Non per me. Non per te.
Per chi verrà dopo di noi.