Storie incredibili – Dopo quella volta, il mio caffè lo preparo solo a casaBevo caffè ogni giorno nella stessa piccola caffetteria chic, a due isolati dal mio appartamento. È il mio rituale del mattino: un latte macchiato alla vaniglia, il sorriso del barista e una dose di energia per affrontare la giornata.
Tutto filava liscio… fino a quel giorno. Presi il mio solito caffè da asporto e iniziai a sorseggiarlo camminando. I primi sorsi? Perfetti. Ma all’ultimo, qualcosa di duro mi toccò le labbra. Pensai fosse zucchero non sciolto, ma quando tirai fuori l’oggetto, mi si gelò il sangue.

Era un grumo bianco, duro, opaco. Sembrava cera o un pezzo di colla secca. Mi venne la nausea all’istante.Presi coraggio e tornai di corsa al bar, chiedendo spiegazioni.
La barista, con calma sorprendente, mi disse che probabilmente si trattava di dolcificante liquido solidificato – un fenomeno che può accadere se se ne usa troppo o se la bottiglia resta aperta troppo a lungo. A contatto con il latte e il freddo, può cristallizzarsi. Anche se mi rassicurò dicendo che era innocuo, l’esperienza fu disgustosa

Pubblicai subito la foto online: c’era chi diceva che era latte in polvere, chi scherzava parlando di plastica o addirittura vetro. Ma in ogni caso, non è certo qualcosa che vuoi trovare nel tuo caffè.
Cercando online, scoprii che è vero: alcuni dolcificanti liquidi possono formare grumi se non vengono mescolati bene o se la bevanda si raffredda bruscamente.
Morale della storia?
Da quel giorno, il caffè lo preparo solo a casa. Almeno so esattamente cosa ci metto dentro.