Michaela DePrince: da orfana rifiutata a stella del balletto mondiale Michaela DePrince è oggi una ballerina di fama internazionale, apparsa nei videoclip di Beyoncé e Madonna, e protagonista nella versione cinematografica del balletto Coppelia. La sua grazia sul palco nasconde però una storia di dolore, determinazione e rinascita.
Nata in Sierra Leone il 6 gennaio 1995, Michaela ha vissuto un’infanzia segnata da tragedie: perse entrambi i genitori giovanissima – il padre morì di fame e la madre poco dopo – e fu affidata a un orfanotrofio dallo zio quando aveva appena tre anni.
Nel centro in cui viveva, i bambini erano elencati in ordine di “preferenza”. Michaela era al 27° posto su 27. Era l’ultima a ricevere cibo, vestiti e giocattoli. Soffriva inoltre di vitiligine, una malattia della pelle che causa macchie bianche, motivo per cui veniva costantemente emarginata. “Ogni giorno mi dicevano che nessuno mi avrebbe mai adottata per via della mia pelle”, ha raccontato.
Un giorno, però, sfogliando una rivista trovata per caso, Michaela vide la fotografia di una ballerina. “Sembrava così aggraziata e felice. Mi innamorai della danza in quell’istante”, ricorda.
La svolta arrivò quando Charles ed Elaine DePrince, una coppia americana che aveva già affrontato il dolore di perdere tre figli, decisero di adottarla. Elaine, colpita dalla passione della figlia per la danza, la iscrisse a soli cinque anni alla Rock School of Dance di Philadelphia.
Nonostante i suoi complessi iniziali, Michaela ricevette presto un incoraggiamento inaspettato. Un giorno, chiese alla sua insegnante se notasse le sue macchie bianche. L’insegnante le rispose: “Ero troppo incantata dalla tua danza per notarle”.
Da quel momento, Michaela non si è più fermata. È diventata un simbolo di forza e ispirazione per milioni di giovani nel mondo, in particolare per coloro che vivono in povertà o sentono di non avere speranze. Attraverso la sua storia, li incoraggia a non arrendersi, a continuare a sognare in grande.
Oggi, oltre alla sua carriera artistica, è anche ambasciatrice di un’organizzazione benefica che fornisce aiuti ai bambini colpiti da conflitti in tutto il mondo.
Michaela DePrince non è solo una ballerina: è la prova vivente che la bellezza può nascere anche dalle cicatrici.