Dalla Determinazione alla Realizzazione: La Storia di Brookins e della Sua Casa Autocostruita

by zuzustory1303
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Determinato a costruire la propria casa, Brookins elaborò un progetto ambizioso. “Nessuno l’aveva mai vista in questo modo, e ripensandoci sembrava quasi assurdo.” Acquistò un lotto per 20.000 dollari e ottenne un prestito edilizio di 150.000 dollari per dare vita al suo sogno.

Per imparare le competenze necessarie, si affidò a YouTube, guardando video su come posare lastre di cemento, costruire muri, collegare il gas e installare impianti idraulici.

Nei nove mesi di lavoro necessari per completare la casa di 3.500 metri quadrati, ricevette un aiuto fondamentale dai suoi figli, che all’epoca avevano tra i 2 e i 17 anni. Suo figlio Drew, a soli 15 anni, contribuì attivamente al processo di progettazione.

Poiché il terreno non disponeva di acqua corrente, sua figlia Jada, 11 anni, trasportava secchi d’acqua dal laghetto di un vicino per mescolare la malta con sacchi di cemento da 80 libbre. “Sembrava impossibile dall’inizio alla fine,” ricorda Brookins, che lavorava durante il giorno mentre i figli erano a scuola.

Dopo le lezioni, la famiglia camminava per cinque miglia fino al cantiere e lavorava fino a tarda notte.Nonostante le difficoltà, Brookins trovò un aiuto prezioso in un vigile del fuoco part-time con esperienza in edilizia, che pagava 25 dollari l’ora per supportarlo nei compiti più complessi.

Alla mezzanotte del 31 marzo 2009, Brookins e i suoi figli si trasferirono nella loro nuova casa a cinque camere da letto, che battezzò “Inkwell Manor”, in onore della sua passione per la scrittura.

Il viaggio non fu solo una sfida fisica, ma anche un percorso di guarigione: costruire la casa lo aiutò a superare la depressione. “Eravamo terrorizzati, perché sapevamo che costruire la nostra casa era l’unica opzione. Non era qualcosa di cui ci sentivamo particolarmente orgogliosi, ma alla fine si rivelò la cosa migliore che potessimo fare per noi stessi.”

Ora, con diversi romanzi all’attivo e un libro di memorie intitolato Rise: How a House Built a Family, in uscita il 24 gennaio, Brookins racconta la sua storia come fonte d’ispirazione.

“Se io, che peso solo 110 kg e lavoro come programmatore di computer, sono riuscito a costruire una casa intera da solo, allora anche voi potete raggiungere qualsiasi obiettivo vi poniate.”

Il suo consiglio? “Stabilite un obiettivo e rimanete fedeli ad esso. Individuate il grande sogno che volete realizzare, procedete a piccoli passi e coinvolgete le persone che contano. Questo ha un potere enorme.”

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